Non c’é, non c’é mai stato e forse non ci sarà più uno scrittore che abbia amato la moqueca quanto Jorge Amado. Basta leggere i suoi romanzi per scoprirlo. Una moqueca di razza é mangiata sul veliero di padrn Manuel in Due storie del porto di Bahia, una moqueca di ostriche si porta in tavola in Santa barbara dei fulmini, quella di granchi si divora in Sudore. Teresa Batista mangia una moqueca di pesce preparata da Januàrio Cerea, il suo amore, un “cuoco completo” e impara a fare la moqueca di cozze, un piatto di Alagoas, dalla vecchia Eulina. Gabriela é autrice di moquecas indimenticabili e di dona Flor non é necessario parlare, perfetta in tutti i generi di moquecas, ne fa una di pesce straordinaria per il compleanno di Sampaio. Ma la migliore di tutte sembra sia, a detta dei Brasiliani, la moqueca di pesce cucinato avvolto in foglie di banano. Oggi questo piatto si fa nel forno delle case ma una volta si cucinava sotterrandolo nella sabbia, coperto da pietre calde, una tecnica primitiva usata dagli Indios, poi a Bahia gli Africani aggiunsero l’olio di palma.
DICONO DI LEI
“’C’era questo posto di donne giù al vecchio mercato, e Dona Cecilia vendeva cibo per strada durante il giorno, poi si dedicava ai suoi clienti fissi che la sera volevano mangiare la moqueca. Dopo ancora, quando aveva finito, si dedicava a noi. Io lì ci ho portato Jean Paul Sartre, Pablo Neruda e Alfred Knopf, ma dovevamo sempre aspettare fino all’una e mezza del mattino per entrare! Però moquecas come quelle non esistono più!” Jorge Amado-Scrittore brasiliano.
Per 10 persone
3 chili di pesce bianco
4 lime
3 grossi pomodori
1 mazzetto di coriandolo
3 cipolle
3 spicchi d’aglio
2 peperoni
1 tazza di olio di palma ( se non si trova usare olio d’oliva)
Latte di un cocco
Peperoncini verdi piccanti a piacer
Sale
Tagliare il pesce a pezzi e lavarlo con il succo di un lime. Tritate o passate nel mixer un pomodoro, una cipolla, un peperone, il coriandolo e l’aglio e mescolare con il succo di tre lime. Fare macerare il pesce nel trito, aggiustate di sale e mettere tutto in una pentola possibilmente di coccio. Tagliate a rondelle i pomodori restanti con le cipolle e l’altro peperone e sistemateli sul pesce insieme ai peperoncini verdi. Condire il tutto con l’olio d’oliva o con mezza tazza di olio di palma. Coprire e cuocere a fuoco basso. Non aggiungere acqua. Quando manca poco a ultimare la cottura versare nella pentola il latte di cocco e il resto dell’olio di palma. Servire con riso pilaf.
Category : Ricette.Cucina Etnica, RICETTE.Pesce, Uncategorized
Date : 04 Giu 2014
No Comments