Ho ricevuto e pubblico con gioia una preziosa ricetta che fu pubblicata su La Repubblica parecchi anni fa da Alain Denis, giornalista, scrittore, vignettista e raffinato goloso. Grazie a lui per avermela concessa.
DI ALAIN DENIS
Nella città di Avola, nel centro della Sicilia, si svolge ogni anno a fine Luglio, e questo da quasi un secolo, l’asta delle mandorle alla quale partecipano tutti i più grandi pasticceri del occidente nell’intento di appropriarsi le più belle. Le mandorle di Avola sono considerate forse le migliori del mondo. A Marèttimo, l’isola la più ad Ovest della Sicilia, si pescano le aragoste tra le migliore del mondo grazie alla qualità de pascolo che trovano in quelle bellissime acque. Solo da un luogo cosi limpido e puro poteva provenire questa ricetta limpida e solare che associa la regina dei crostacei alla la perfezione della mandorla. Il tocco leggero di peperoncino appena accennato risveglia i sapori che sarebbero stucchevoli con solo il dolce dell’aragosta e il dolce della mandorla.
Minestra di aragosta e mandorle Ingredienti per 6 persone: 6 aragostine mediterranee da circa 300g ciascuna, un litro e mezzo di acqua, uno spicchio di aglio, 500g di mandorle possibilmente fresche e ovviamente di Avola, 20cl di olio extra vergine, poco peperoncino, prezzemolo, 300g di spaghetti, sale.
Non fate soffrire inutilmente le povere bestie che devono essere immancabilmente vive e nemmeno ferite (si svuoterebbero guastando irremediabilmente il piatto). Con un coltello molto appuntito o, meglio con un rompi-ghiaccio, uccidetele con un colpo deciso tra i due occhi, sarà meno crudele. Preparate un soffritto con l’aglio, un pizzico di peperoncino e l’olio, buttateci le aragostine intere e appena i gusci saranno rossi, versate un litro e mezzo di acqua bollente. Lasciate sobbollire per 30′. Spellate le mandorle dopo averle sbollentate, tritatele e fatele tostare in padella finché diventino bionde. Aggiungete alla minestra i spaghetti che avrete rotti in piccoli pezzettini. Appena la pasta sarà cotta condite con le mandorle dorate, con una abbondante manciata di prezzemolo tritato e servite subito una aragosta in brodo a testa con una oliera di ottimo olio extra vergine a parte. Si mangia con il cucchiaio e sopratutto con le mani, per ciò non dimenticate di presentare delle coppette di acqua e fette di limone per lavarsele.
Category : Ricette.Cucina Siciliana, RICETTE.Pesce, Uncategorized
Date : 12 Mag 2014
No Comments