Sì, lo so, non sono tempi da aragosta, ma io queste aragoste le mangiavo a Stromboli, molti e molti anni fa, quando la crisi ancora non mordeva e soprattutto quando ancora gli isolani non avevano capito quale fosse il valore monetario di un’aragosta. Allora costavano niente, ma anche oggi, nelle isole, le aragoste costano la metà di quanto accada su terra ferma. Quindi una volta ogni tanto, una volta all’anno, concediamoci questo sfizio!
Ingredienti per 6 persone:
2 grosse aragoste
20 grammi di capperi
Un mazzetto di basilico
Un mazzetto di prezzemolo
Un rametto di menta
1 grosso limone
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe
Una parola sulle aragoste, ebbene si’ quelle che cucinavamo a Stromboli erano vive, percio’ quando le mettevo nell’acqua bollente dovevo coprire e fermare il coperchio con dei pesi di modo che le bestioline non scappassero. I teneri di cuore mangino merluzzo.
Lesso l’aragosta in abbondante acqua salata per circa mezz’ora, poi la scolo, la lascio intiepidire, e con un coltello affilato la apro a meta’ nel senso della lunghezza.
Nel mixer trito insieme i capperi, l’aglio, la menta, il basilico e il prezzemolo. Aggiungo sale, pepe, olio d’oliva e il succo di limone. Verso questa salsetta sull’aragosta. Una squisitezza.
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Date : 12 Mag 2014
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