LE RICETTE DI ELSA MORANTE

Elsa Morante non era donna che cucinasse.  Però era donna che amava mangiare e i suoi erano gusti semplici.  Più di tutti adorava il pesce, la carne poca, solo qualche pollo, ” perchè il pollo è animale così stupido da desiderare di essere ammazzato” sosteneva.  Tre erano le cose della vita che Elsa amava più di tutte, le “tre emme”, Mozart, il mare e il gelato al mandarino. Il mare, anche se lei non sapeva nuotare, dirà sempre che dovrebbe  chiamarsi “la mare” perché é femmina, così come invece il sole é maschio.  “La mare” dunque che circonda le sue isole preferite, Capri, Ponza e soprattutto Procida dove trascorre l’estate del 1952 e dove comincia a scrivere L’Isola di Arturo. Quella di Procida diventerà un’abitudine, ci andrà spesso d’estate affittando case accanto alle quali crescono rigogliosi i limoni e mandarini sempre presenti nella sua vita.  Oppure alloggerà in alberghi.  Ugo Armonia, uno dei camerieri dell’hotel Eldorado, la ricorda scrivere e mangiare vicino alla vasca dei pesci,  o al tramonto quando si siede in fondo al viale ad ammirare il paesaggio. Una bella donna, sempre gentile, che lo accoglie con il sorriso sulle labbra, qualsiasi cosa lui gli serva, che si tratti di zuppa di pesce o di polipetti affogati. Una donna di grande grazia. Mozart poi l’accompagnerà sempre tanto che chiederà che al suo funerale vengano eseguiti i tre geni del Flauto Magico.  E i mandarini saranno sempre presenti, nelle sue terrazze, in dono all’amico Tonino Ricchezza che li pianterà nella sua casa a Napoli, città che la scrittrice ama moltissimo, e di nuovo alla sua morte quando Carlo Cecchi, il regista teatrale. amico fidato di una vita, rimpiazzerà le rose fornite dalle pompe funebri con piantine di mandarino, margherite e fiori selvatici.  E sempre di limoni e mandarini saranno le tre corone inviate dalla casa editrice Einaudi.

Eccovi dunque le due ricette di Elsa:

 

GELATO AL MANDARINO

Ingredienti per 6 persone:

 

6 mandarini

300 cc. di acqua

180 gr. di zucchero

100 g di panna liquida

La buccia di mandarino finemente grattugiata

Un pizzico di sale.

 

Lava i mandarini in acqua calda e asciugali bene. Taglia il cappello del frutto  dalla parte del picciolo, estrai con cura la polpa senza rompere le scorze e mettila da parte.

Stempera a parte lo zucchero quindi uniscilo all’acqua e porta ad ebollizione.

Nel frattempo passa la polpa dei mandarini in un setaccio e  raccogli il succo. Togli dal fuoco lo sciroppo e unisci il succo di mandarino, la buccia finemente grattugiata e il pizzico di sale.  Quindi lascia raffreddare.  Lavora la panna con un piccolo quantitativo di zucchero per evitare la formazione di grumi, quindi uniscila al composto. Introduci tutto nel contenitore della gelatiera.

In circa 20-30 minuti sarà pronto un gelato squisito. Ora riempi le scorze dei mandarini con il gelato e servi.

 

POLIPETTI AFFOGATI

 

I purpetielli affogati sono un piatto tipico della cucina napoletana, una volta, per le strade dei rioni della città, giravano i venditori di brodo di polpo. Il segreto di questi deliziosi polipetti affogati, ce lo svela un antico detto napoletano : ‘o purpo se coce dint’all’acqua soja”, non bisogna aggiungere acqua dunque perché é lui stesso a cedere i suoi liquidi che lo insaporiscono durante la cottura

Sono molti gli scrittori affascinati da queste bestioline. Giuseppe Marotta, in un suo libro, chiama il polpo il chewingum dei poveri perché essendo un po’ coriaceo si mastica a lungo. Ai giorni nostri ci pensa Camilleri a far gustare a Salvo Montalbano, il commissario più famoso d’Italia i saporitissimi purpetielli affugati.

 

Ingredienti per 4 persone:

 

1 spicchio d’aglio

8 polipetti da 100 gr. l’uno

7 cucchiai d’olio

400 gr. di pomodori pelati

Abbondante prezzemolo tritato

Peperoncino, secondo i gusti

Sale e pepe

 

Per prima cosa ricorda che i veri polipetti veraci sono quelli con due file di ventose parallele sui tentacoli che hanno la sacca maculata di marrone con sfumature rosate e, soprattutto, che non devono pesare più di 100 grammi.   Pulisci i polipetti rovesciando la sacca, svuotandola e levando gli occhi e il becco.

Lavali per bene e mettili in un tegame con i pomodori, l’olio, il sale e il pepe. Copri il tegame con un foglio di carta stagnola e mettici sopra il coperchio.

Cuoci a fuoco basso per circa 30 minuti senza mai togliere il coperchio ma scuotendo di tanto in tanto il tegame.

Passati 30 minuti aggiungi l’aglio e il prezzemolo tritato e fai cuocere ancora per un quarto d’ora fino a che il sugo sia ben denso e di un bel colore scuro.

Servi nel recipiente di cottura.  Se vuoi puoi usare questo sugo per condire la pasta, naturalmente vermicelli.

 

PER SAPERNE DI PIU’ DI ELSA MORANTE, DELLA SUA VITA, DEI SUOI GUSTI E DISGUSTI, DEI SUOI SAPORI: “La Scrittrice Cucinava qui” Stefania Aphel Barzini- Feltrinelli Gribaudo Editore.

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Date : 20 Mar 2014

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