Molti anni fa vivevo in America. A Los Angeles per l’esattezza, che, come tutti sanno è una città abbastanza difficile. Già è difficile chiamarla città infatti. Era la metà degli anni ’90, ero partita con mio marito e i miei due figli adolescenti. Una vera sfida. Che abbiamo accolto con entusiasmo e, credo, vinta. Ciò non toglie che la nostalgia del mio paese, di una vita più protetta, di luoghi in cui poter bighellonare senza ansie, di vacanze mediterranee, si faceva sentite spesso. Soprattutto a mancarmi era il mare, i profumi, i colori, le acque calde del Mediterraneo. L’Oceano, per carità, ha una sua selvaggia bellezza, ma il nostro mare è un’altra cosa. Io sono in parte siciliana e in quei giorni era proprio la Sicilia, dove avevo e ancora ho, una casa al mare, su uno scoglio assolato, a mancarmi. Una mancanza che a volte mi colpiva come una lama. Così un giorno, girando per librerie, che è una cosa che amo fare in qualsiasi parte del mondo, mi sono imbattuta in un libro che mi ha colpito come un pugno nello stomaco.
Era la versione americana di quello di una signora siciliana che non conoscevo: Anna Tasca Lanza. Un libro sulla sua terra e sulla sua tenuta a Regalelali, nel cuore della Sicilia. Ne fui subito conquistata, all’inizio dalle foto, meravigliose, che mostravano facce antiche, terre di sfolgorante bellezza e piatti che solo a guardarli avresti voluto mangiarti il mondo. Poi tornata a casa, seduta al tavolo di cucina, ho divorato il libro, pagina dopo pagina, ricetta dopo ricetta. Ricette che poi ho tentato di rifare nella mia cucina americana che sembrava essere uscita da uno di quei telefilm della mia infanzia, Lassie, tanto per capirci. Inutile dire che i piatti non erano quelli che Anna Tasca Lanza preparava a Regaleali, ben altri ingredienti, ben altri sapori, ma io da quel giorno ho avuto un solo desiderio: incontrare la signora Anna, autrice e cuoca di tali meraviglie e andare, una volta almeno nella vita, a Regaleali.
Poi siamo tornati in Italia e io ho cominciato a scrivere, uno dei tanti doni che l’America mi ha fatto, la certezza che comunque sarebbero andate le cose, io potevo almeno provarci. Uno dei primi libri che ho scritto si intitolava: “A Tavola con gli Dei” uno strano ibrido, a metà tra saggio, autobiografia e libro di cucine, dedicato alle Isole Eolie, dove sono sempre andata in vacanza e dove ho avuto due case, la prima a Stromboli e l’attuale ad Alicudi.
Un uggioso pomeriggio romano di marzo, quelli in cui la pioggia non dà tregua, la primavera sembra lontanissima e l’estate con i suoi colori e i profumi del mare un miraggio irraggiungibile, suona il telefono e una voce che non conosco ma dall’inconfondibile accento aristocraticamente siciliano, mi dice:
“Salve, non ci conosciamo, sono Anna Tasca Lanza, volevo solo dirle che il suo libro mi è piaciuto davvero tanto”.
Non potevo crederci, la signora che tanta compagnia mi aveva fatto nei giorni americani adesso era lì, dall’altra parte del filo, e addirittura si complimentava con me! Così ho balbettato qualche ringraziamento e poi, come colpita dal fulmine, ho preso il coraggio a quattro mani e mi sono lanciata:
“ E’ davvero gentile ad avermi chiamata. Io… insomma il mese prossimo dovrei presentare il libro a Palermo, visto che a lei è piaciuto non avrebbe voglia di…”
Anna mi ha detto sì senza esitazione ed è così che ho conosciuto lei, la sua meravigliosa tenuta e sua figlia Fabrizia che negli anni è diventata un’amica molto amata con la quale ho condiviso viaggi, vacanze e soprattutto fornelli e tanto tanto indimenticabile cibo. A Regaleali Anna aveva fondato, in anni in cui farlo per un’aristocratica signora siciliana era davvero un gesto di sfida, una scuola di cucina, lottando contro lo scetticismo famigliare. La sfida l’aveva vinta lei, con la caparbietà, l’entusiasmo e la tenacia che la contraddistinguevano. La scuola aveva avuto un grandissimo successo, soprattutto tra il pubblico americano e lei era diventata oltreoceano una vera star dei fornelli.
Anna ahimè non c’è più ma la sua scuola è ancora lì, adesso è Fabrizia a gestirla, con lo stesso entusiasmo e la stessa tenacia della sua mamma, facendola sua ma allo stesso tempo rispettando l’impronta materna.
Da allora a Regaleali sono andata tante volte ed ogni volta è un’avventura indimenticabile. Non è solo la bellezza del luogo, i colori, i profumi, la terra con le sue ricchezze, che pure tolgono il fiato, a conquistare per sempre chi ci va. Sono anche la gentilezza e la generosità di chi ci abita, il senso dell’ospitalità, e, non per ultimo, la straordinaria qualità del cibo che ti viene offerto. Tutto a Regaleali è autoctono, carne, formaggi, vino, verdura, frutta. E tutto ha un sapore che non ho mai ritrovato altrove. Un cibo vibrante, colorato, ricco di vita e di profumi, preparato con amore e sapienza da Fabrizia e dalle donne che con lei lavorano. Io cibo così non ne ho mai mangiato altrove. Di certo è stata, ed è ogni volta, la migliore avventura gastronomica della mia vita. Il cibo, il luogo, la compagnia, i sapori. Un periodo a Regaleali per me è quanto più si avvicina alla mia idea di felicità.
E’ per questo allora, per offrirvi un po’ di questa felicità, che vi invito a raggiungere Fabrizia e me, il prossimo Novembre, dal 19 al 22 per trascorrere insieme quattro giorni immersi nel bellissimo paesaggio della campagna Siciliana. Io sarò lì a tenere un corso di Food Writing, un laboratorio sulla scrittura del cibo, vi insegnerò come scrivere ricette, saggi, romanzi, articoli che abbiano il cibo come punto focale, e Fabrizia vi insegnerà le sue splendide ricette e vi farà conoscere i suoi indimenticabili piatti che poi insieme mangeremo. Ma ci sarà anche molto altro: visite agli artigiani dei formaggi della zona, degustazione di vini, passeggiate nei giardini e nel frutteto di Regaleali. Qui di seguito vi lascio il programma e le informazioni di questo soggiorno che, ne sono certa, non dimenticherete facilmente. Per maggiori informazioni e per prenotarvi vi lascio invece il link del sito della Scuola di cucina Anna Tasca Lanza. Affrettatevi a prenotare perché i posti sono contati e rischiereste di restare a terra. Di una cosa sono certa: non avrete di che pentirvi! Vi aspettiamo dunque, a Novembre, con gioia, armate di penne e padelle! E naturalmente di tanto appetito!
Scrivere con i sensi Un laboratorio di scrittura con Stefania Barzini
Cosa:
Cos’è il “food writing”? La storia del tè. L’avventura in prima persona dell’andare al mercato. Un viaggio alla scoperta del miglior panino esistente. Una guida alla cucina macrobiotica. In questo laboratorio di scrittura della durata di 3 giorni condotto da Stefania Barzini, imparerete come utilizzare i vostri sensi -non solamente quello del gusto- per raccontare infinite storie sul cibo attraverso le vostre emozioni, ricerche e curiosità. In- tegrando lezioni teoriche ed esercizi pratici di scrittura
immersi nel bellissimo paesaggio della campagna Siciliana, il corso offrirà spunti per tutti, dilettanti, appassionati ed esperti di ogni livello. Il corso sarà tenuto in Italiano.
Chi:
Stefania Barzini Aphel è una scrittrice e cuoca che vive a Roma. Ha diretto la scuola di cucina Castello di Ceri e lavorato come storica del cibo e giornalista per il Gambero Rosso. Conduce corsi di scrittura creativa sul tema del cibo per vari Master in Italia. Ha scritto numerosi bellissimi romanzi gastronomici e saggi. Il suo ultimo libro si intitola “Fornelli d’Italia”, ed è il racconto di 150 anni di storia italiana visti attraverso gli occhi delle donne in cucina.
Quando:
Novembre 19-22, 2015
Dove:
The Anna Tasca Lanza Cooking Experience, con viaggi nei territori attorno alla scuola.
Costo: tutto incluso: 1,800 euro singola, 1,500 euro doppia.
Programma:
Giorno 1: Giovedì Nov. 19
- Arrivo tra 2-4 p.m. a Case Vecchie, per una discussione introduttiva sul food writing prima di un aperitivo Siciliano e cena di benvenuto.
Giorno 2: Venerdì Nov. 20
- Approfondimento sensoriale sulla storia e sulle piante della Sicilia con tour del giardino e del frutteto di Case Vecchie.
- Lezione sulla scrittura in cucina (con focus sulle ricette e le storie che le accompagnano).
- Lezione di cucina stagionale con cena comunitaria a Case Vecchie.
Giorno 3: Sabato Nov. 21
- Nella mattina visita al pastore e casaro locale Filippo Privitera, dove assisteremo alla produzione della ricotta e assaggeremo sia formaggi freschi che stagionati, ritornando a Case Vecchie per una degustazione di vini affiancati ai formaggi, per imparare il vocabolario degli abbinamenti.
- Dopo la siesta, una lezione di scrittura gastronomica sul web writing (il mondo dei blog, etc).
- Cena a Case Grandi, nella cantina della famiglia Tasca d’Almerita.
Giorno 4: Domenica Nov. 22
- Lezione mattutina sulla fiction letteraria gastronomica e sulla narrazione del cibo, seguita da un pranzo a Case Vecchie.
- Partenza per l’aeroporto nel pomeriggio.
http://www.annatascalanza.com/index.php/it/scuola-atl/i-corsi
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