L’AGLIO
Oggi non va di moda, è considerato volgare, non fa fine, non è signorile, gli chef di grido si affannano a eliminarlo dalle nostre tavole a favore dello scalogno, che fa più figo, eppure c’era un tempo in cui questo umile bulbo era invece amato e vezzeggiato e a lui si attribuivano poteri quasi magici. Io non sarò figa ma dalla mia cucina non lo eliminerò mai.
Da sempre considerato panacea per tutti i mali, l’aglio ha una storia antica. I primi a scoprirlo, usarlo e coltivarlo furono gli Egiziani. I Faraoni infatti lo davano da consumare in grandi quantità agli schiavi che costruivano le piramidi, perché, sostenevano che regalasse a chi ne faceva uso, energia e forza. Quello che è certo è che si tratti comunque di una pianta nata in seno alla cultura mediterranea, per gli Ebrei d’Israele per esempio è parte fondamentale della dieta quotidiana e nei tempi antichi era loro proibito di consumarne prima dell’ora di pranzo e i rabbini suggerivano di mangiarlo il venerdì, alla vigilia del Sabbath , per risvegliare gli ardori coniugali, grazie alle sue proprietà afrodisiache. Anche i Greci ne facevano grande uso tanto che Alessandro Magno lo dedicò agli Dei della guerra e lo consigliava ai suoi guerrieri che grazie al suo consumo sarebbero praticamente divenuti imbattibili. I Romani lo avevano invece consacrato alla dea Cerere e l’umile bulbo non mancava mai nei loro banchetti.
LA POESIA
“Se la cipolla è la regina, l’Ajo è un Re,
sia cortivato che servatico, come medicinale è un antiasmatico
e vura mar de stommico e travajo.
Si pe’ li baci rippresenta un guaio,
pè li bacilli è un acido muriatico,
In più è depurativo, antireumatico,
e chi non l’usa spesso fa uno sbajo.
Mi madre me metteva, da pupetto,
‘na collanina d’aji intorno ar collo
e poi me ce mannava puro a letto
“Li vermini-diceva- so’ birboni,
e l’ajo, fijo, è l’unico controllo
che non li fa salì ne li pormoni”. L’Ajo- di Aldo Fabrizi
DICONO DI LUI
“Agli e fravagli, fattura che non quagli. Corne e bicorne, capa’alice e capa d’aglio…” Peppino De Filippo
“Per San Zuanne chi non compra l’aglio, per tutto l’anno non avrà guadagno”. Proverbio popolare
“Casa mia, donna mia, pane e aglio vita mia”. Proverbio popolare
“Dagli, dagli e dagli la cipolla diventa aglio”. Proverbio abruzzese
“Cinque cose si dicono dell’aglio:soddisfa, riscalda il corpo, fa splendere la faccia, aumenta il liquido seminale e uccide il verme…”Da Il Talmud
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