Qualche giorno fa sul blog Il Papero Giallo ho letto un post di Stefano Bonilli in cui lamentava l’onnipresenza di Oscar Farinetti su tv e giornali. Io ho lo stesso problema con Carlo Cracco. Esco in strada e come per incanto scopro che la mia città è tappezzata di manifesti con su il faccione dello chef, apro il giornale e trovo articoli che parlano di lui o lui che parla di sè stesso, della sua cucina, delle sue ricette, di cosa sia bene o male mangiare. Vado in libreria e Cracco mi suggerisce che usare lo scalogno fa davvero figo. Accendo la tv e Cracco non solo dà giudizi dallo scranno di Masterchef ma me lo ritrovo anche a Sanremo e ospite a Che Tempo Fa. Scopro anche che Cracco è al terzo posto tra gli uomini più sexy del nostro Paese. Non c’è sito, giornale, rivista che non esibisca, come fiore all’occhiello, le ricette dello chef più amato d’Italia. Se provate a googlarlo troverete ben 900.000 link su di lui (Rita Levi Montalcini ne ha circa un milione). Notizia recente poi annuncia, a chi, terminato Masterchef sia in crisi di astinenza, che Cracco apparirà a breve sui nostri teleschermi nel programma Hell’s Kitchen. Meno male, cominciavo a preoccuparmi. Ma qualcuno che dica a Cracco che può anche rilassarsi un po’, dedicarsi al suo ristorante o più semplicemente prendersi una vacanza? Perchè il troppo stroppia. Per lui e per noi.
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