Alla fine dell’avventura ci aspetta il ristorante Bistrot Chez Rémy, dove i coperchi dei barattoli della marmellata diventano tavoli, i tappi dello champagne fanno da sedie, il lampadario è un grande pentolone di rame e le posate si trasformano in appendiabiti. Problemi di spazo non ci sono, il Bistrot ha 370 posti a sedere, cucina francesissima, 78 persone di brigata e lo chef sarà Ludovic Mallac, allievo di Paul Bocuse. Le specialità? Sembrerebbe niente di particolarmente innovativo: entrecote (la bistecca), ratatouille e formaggi francesi. Il vino naturalmente Bordeaux. E i prezzi? Da 29,99 Euro a 38,99. Menu bimbi a 15,99 euro. Io ho a che ridire su una cosa sola: Il menu bimbi. Li odio, e penso che chi li concepisce odi i bambini, costringendoli a mangiare solo pollo, patatine, hot dogs e hamburger. E a creare palati timidi, poco fantasiosi e poco amanti dell’ avventura. Mi lancerò in una nuova campagna: liberare l’infanzia dai menu bimbi. Per la creazione di palati felici.
Ve lo ricordate Rémy, il topino chef di Ratatouille, premio Oscar per il miglior film di animazione? Ebbene se Rémy vi manca potete sempre andarlo a trovare a Disneyland Paris, dal 10 luglio di quest’anno. D’altronde dove altro poteva andare a finire un topo chef se non nella casa del topo più famoso del mondo? Insieme al nostro sorcetto potremo infilarci con le topo mobili nel mondo di Rémy e scorrazzare tra i fornelli e le cucine del ristorante Gusteau. La nuova attrazione è una sensazionale avventura in 3D, muniti di occhiali infatti, ma, e qui sta la novità, non restando fermi, ci si muove, senza rotaie, le topo mobili infatti fluttuano su pavimenti magnetici, lungo percorsi che cambiano in continuazione (un algoritmo calcola 40 diverse combinazioni). E dunque si capitombola da un lucernario, ci nascondiamo per non farci acchiappare, fuggiamo per evitare la scopa e il mattarello del terribile Skinner e si fa anche una capatina nel frigorifero gigante tra prosciutti e salsicce mentre 49 paia di occhi di ratto ci spiano con curiosità.
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