Ieri, al tramonto è cominciato Rosh Hashanah, il capodanno ebraico. Per gli ebrei si è entrati infatti nell’anno palindromo 5775. Al tramonto perchè il cielo deve essere scuro a sufficienza per vedere tre stelle. La festa durerà fino al 26 settembre. Per la Torah è la festa dei rumori o anche del corno, lo shofar che ne è il simbolo. E’ il primo giorno del mese di Tishrei, di solito a cavallo tra settembre e ottobre del calendaro ebraico, 163 giorni dopo il primo dei giorni di Pesach, la Pasqua ebraica. Il suono del corno serve a risvegliare il popolo ebraico dal torpore per ricordargli che sta per avvicinarsi il giorno in cui verrà giudicato . Lo shofar viene suonato in tutto cento volte durante il giorno di festa secondo una sequenza indicata dalla Torah. E’ il giorno in cui si celebra la creazione di Adamo ed Eva. Nel giorno precedente all’inizio del capodanno si gettano nei fiumi, nel mare o nelle fontane gli oggetti che simboleggiano i peccati dell’anno prima e ci si libera delle colpe. Nei dieci giorni che vanno dal capodanno a Yom Kippur ogni persona verrà esaminata e giudicata da Dio ma la decisione, salvezza o castigo, verrà presa solo a Yom Kippur. E’ per questo che questi dieci giorni vengono chiamati i giorni del pentimento in cui ogni ebreo deve ricordare tutto ciò che ha fatto nell’anno precedente, riconoscere i propri peccati e chiedere perdono ai danneggiati.
La cena della prima sera del capodanno ebraico è detta Seder. Di solito si mangiano mele intinte nel miele che augurano un dolce anno nuovo. E poi melograni e fagioli, che simboleggiano l’abbondanza, ma anche frittelle di zucca, porri fritti, barbabietole, e pesci con la testa intatta, simbolo del capo dell’anno e naturalmente la challah, una pagnotta tonda che indica la circolarità ell’anno. Nella seconda serata invece viene servita molta frutta , inclusa nella benedizione di shehecheyanu, la benedizione che si recita la prima volta dell’anno in cui si assaggia qualcosa. A Roma, dove io abito e dove c’è una grande comunità ebraica, ieri le donne del ghetto sono andate dal parrucchiere a farsi belle, poi, indossato il grembiule, si sono chiuse in cucina a preparare i cibi della festa. Buon Rosh Hashanah dunque!!
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