DA: “L’INGREDIENTE PERDUTO” DI STEFANIA APHEL BARZINI-EDIZIONI MARSILIO SONZOGNO.
Los Angeles, Maggio 17, 1988
Oh my God! Ho sviluppato! Di sicuro questa è una notizia da diario. Ero a scuola quando è successo. L’ho detto subito a Kathy e lei mi ha spiegato cosa accadrà adesso:
– Ti verranno le tette, anche belle grosse e i ragazzi ti correranno dietro. In pratica sei diventata una donna.-
E perché prima cos’ero, un canguro? Bah. Kate era un po’ triste e quasi le veniva da piangere per questa storia dello sviluppo. Lei non è ancora donna e chissà quando lo diventerà.
– Io ho l’ormone imbizzarrito, a causa del fatto che sono grassa. Perciò mia mamma dice che probabilmente avrò lo sviluppo lento – ha aggiunto.
Così l’ho abbracciata e le ho detto di non preoccuparsi che tanto ‘sta storia dello sviluppo più che altro mi sembra una gran rottura di scatole e che per me, a parte il fastidio, non cambia niente.
Quando sono tornata a casa l’ho detto a mamma. Beh quello sì è stato un incubo. Prima è scoppiata a piangere, poi si è messa a ridere. Mi ha baciata e abbracciata strizzandomi come uno straccio bagnato.
– Olivella mia che si è fatta grande! Mamma mia che impressione!-
Continuava a ripetere questa cosa neanche le avessi detto che avevo ricevuto il dono di fare miracoli. Si è attaccata al telefono per annunciare la buona novella. L’ha detto alle zie, agli zii, alle nonne, quindi è passata ai cugini di secondo e terzo grado e infine alle amiche.
– Sarah si è fatta donna! Adesso è signorina a tutti gli effetti!-
Non faceva che ripetere. Mi chiedo perché non abbia chiamato anche il “Los Angeles Times”, casomai qualcuno fosse restato all’oscuro. Quando è tornato papà l’ha accolto sulla porta con un martini:
– Brindiamo- gli ha detto- la nostra Sarah è una donnina!-
Papà si è mostrato moderatamente contento e mi ha detto che l’occasione meritava un regalo speciale. Sono partita all’attacco:
– Davvero? Allora lo so cosa voglio. Una gallina, vorrei una gallina.-
La mia richiesta è stata accolta da un silenzio attonito. Papà è stato il primo a scuotersi.
– Una gallina Sarah?! Ma che diavolo di regalo è una gallina?-
– Beh Rick ha Jerry e io vorrei una gallina, senza contare che avremmo uova fresche ogni giorno…-
– Ma Sarah dove la teniamo! E poi chi le darà da mangiare e soprattutto chi le tirerà il collo quando è il momento…-
– Ci penso io pà. Costruisco una gabbia e può mangiare i nostri resti, avanza sempre tanta roba. E quando sarà il momento le tiro…-
Lui mi ha interrotto furioso:
– Non ti azzardare neanche a dirlo! Ci manca solo che ti metti a strangolare galline!-
– Va bene non glielo tiro. La facciamo morire di vecchiaia se preferisci. Dice che da vecchie fanno un brodo buonissimo. Ti prego papà, ti prego!-
Insomma alla fine ha detto di sì! Avrò la mia gallina. Si chiamerà Hennie. Domani andiamo a comprarla. Già mi sono informata, sono mesi che le sto dietro a ‘sto pennuto. Le vendono i cinesi a Downtown. Che figata, non vedo l’ora di dirlo a Kathy.
Menu del giorno:
A pranzo
Caesar’s Salad (con un sacco di crostini e tante acciughe come piace a me) e corn on the cob. La pannocchia l’ho cotta a casa, l’ho strofinata con l’olio e ci ho aggiunto sale e pepe.
A cena
Sushi e tempura di verdure! Mamma ha fatto Delivery ma per una volta è andata bene così.
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