So che vi sembrerà assurdo ma una delle cose più difficili da fare in cucina è quella che tutti considerano la più semplice: una perfetta omelette. Così difficile che molti chef famosi, prima di assumere un nuovo aiutante in cucina, come esame, gli fanno appunto preparare un’omelette. Ma che ci vuole? Direte voi? Ebbene fare un’omelette è un atto di equilibrio precario, ci vogliono molta attenzione, molta pazienza e osservare tanti piccoli trucchi. Eccoli:
1) la padella deve essere abbastanza calda affinchè le uova non si attacchino ma non così calda che cuociano in maniera non omogenea.
2)Dovete sbattere le uova di modo che siano ben mescolate, ma non così tanto da diventare schiumose e che di conseguenza poi in padella si secchino.
3) Dovete cuocerle gentilmente affinchè diventino morbide e cremose, ma non così soffici da diventare lacrimose e piangenti come giovani vedove.
4) Quando le sbattete, ancora crude, aggiungete un pezzetto di burro ammorbidito che si sciolga al calore, isolando le uova ed evitando così che si coagulino troppo.
5) Invece di usare una spatola per rompere le uova nella padella, (la spatola raccoglie strati eccessivi di uova) usate la forchetta che rompe le uova mentre si coagulano rendendole tenere e cremose
6) La vostra omelette deve avere la pelle di un bambino, non quella di un elefante. Non troppo spessa dunque.
7) Alla fine deve risultare dolcemente colorata, non bruciacchiata.
8) Alla fine aggiungete un piccolo tocco di burro e baciatela per un attimo (solo un attimo) a calore vivace.
9) Questo è un mio trucco personale: per capire se la padella è arrivata al calore giusto la avvicino alla faccia: se la mia pelle brucia troppo vuol dire che il calore è eccessivo, devo avvertire un calore morbido, avvolgente, non estremo. Buona omelette dunque!
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Date : 05 Mag 2014
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