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Firenze
Artigianato e Palazzo racconta e cucina le ricette di famiglia
GIUSEPPE CALABRESE
MODERNITÀ e tradizione. Sapori della memoria e un’idea di cucina più contemporanea. “Ricette di famiglia”, si chiama così il nuovo spazio curato da Annamaria Tossani all’interno di “Artigianato e Palazzo”. Un percorso tra passato e presente, che mescola letteratura e cucina. Anzi, che fa della letteratura sulla cucina il suo punto focale. Parte tutto da lì, infatti. Da quattro libri dedicati alla cultura gastronomica e alle abitudini a tavola degli italiani. Dai piatti di casa, dalla semplicità degli ingredienti. Insomma, per quattro giorni, dal 15 al 18 maggio, il Giardinetto delle Rose del Giardino Corsini diventerà una enorme cucina dove si potrà parlare di cibo, della sua evoluzione, e del recupero di una storia che in verità non abbiamo mai abbandonato. Quattro incontri (ore 12) in cui le autrici avranno al loro fianco altrettanti chef in un gioco di gusto e profumi che ricostruiscono la memoria. «Non ci sono alternative, le ricette di casa sono il nostro patrimonio gastronomico – spiega Fabrizia Lanza, ‘La mia Sicilia in cucina’ (Mondadori) -. Ci si può allontanare, sperimentare strade nuove, ma poi si torna sempre lì». Un po’ come ha fatto lei, che dopo aver vissuto per tanto tempo al Nord è tornata nella sua terra. «La mia famiglia è sempre stata un bel filtrone gastronomico. A casa mia la cucina ha sempre avuto un ruolo importante, è sempre stata una realtà molto variegata e penso che sia giusto recuperare quello che siamo stati». Insieme a lei (15 maggio) ci sarà lo chef Filippo Saporito, siciliano pure lui ma trapiantato in Toscana, che proporrà una versione rielaborata del cannolo. «Lui è la parte sofisticata, moderna, io sono quella pop» sorride Lanza, che preparerà una insalata di lenticchie.
Parlerà di ricette antiche, invece, Antonella Martinelli (16 maggio) con il suo ‘Essenze di felicità’ (Rai-Eri). «Qualche anno fa ho trovato in soffitta un quaderno dove la mia bisnonna, la contessa Teresa Giannuzzi Savelli, aveva trascritto a mano le ricette di Vincenzo Corrado, un famoso chef napoletano, e l’ho trasformato in un libro romantico, allegro, appassionato. Un libro unico nel suo genere, con ricette inusuali, che sono poi state riadattate in chiave moderna dallo chef Alessandro Circiello». Sarà lui a preparare i “Confortini alle nocciole”, un’antica ricetta del libro rivisitata e alleggerita.
È un libro anticonvenzionale, invece, quello che presenta Livia Aymonino (“Sapori di versi”, Mursia). Un ricettario che racconta in rima una vita di incontri ai fornelli, in cui l’autrice mescola le ricette alle storie e ai ricordi di una famiglia allargata e di schiere di amici messi a tavola in oltre tre decenni. Ai fornelli, per mettere nel piatto le ricette del suo libro, ci sarà Cristiano Tomei (17 maggio), chef eclettico e talentuoso che presenterà la sua particolarissima versione dell’insalata russa.
Insomma, un viaggio nell’Italia della tradizione. L’occasione per ritrovare la nostra identità a tavola. Che è un po’ diversa rispetto al passato, ma è sempre viva nei ricordi, nella memoria, nel passaparola che ci ha tramandato le ricette delle nonne, buone come il pane inzuppato nel sugo di pomodoro. «Dopo un periodo di grande involuzione della cucina italiana, adesso le cose stanno migliorando e io sono moderatamente ottimista» spiega Stefania Barzini, autrice di ‘Fornelli d’Italia’ edito da Mondadori (18 maggio). Il suo libro è un viaggio nel tempo attraverso lo sguardo di cuoche straordinarie che si sono avvicendate nelle cucine delle nostre case dall’Unità d’Italia a oggi «perché la buona cucina è un fatto sociale e culturale, la rappresentazione più intima della nostra identità, anche se a noi italiani manca il senso imprenditoriale che possa far diventare i nostri prodotti un traino per l’economia, soprattutto all’estero». In coppia con lei ci sarà Beatrice Segoni che preparerà “La minestra dell’entrata in guerra”, ricetta simbolo del periodo fascista, che venne pubblicata sull’agenda Domus.
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Quattro autrici con i loro libri dedicati alla tradizione gastronomica di casa. E altrettanti chef impegnati ai fornelli.
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