Saranno anche tempi di ricette innovative, cucine creative, scoperte raffinate, ma la polpetta rimane sempre una delle preparazioni più geniali della nostra cucina, il comfort food per eccellenza, la firma d’eccellenza di tutti i ricettari delle nostre mamme. Facili da fare, versatili, accomodanti, si accompagnano con tutto, addirittura per gli italo-americani con gli spaghetti. Al ristorante non le mangio quasi mai, a meno che non conosca il cuoco, perchè la polpetta si presta a qualsiasi tipo di manipolazione. Ma a casa mia mi scateno. E adesso che ho un nipotino lo conquisto a colpi di polpette.
MILANO E LE POLPETTE
Benché le polpette siano un piatto assai comune in tutto il nostro paese sembra che sia Milano la loro patria d’elezione almeno a dar retta a Giovanni Raiberti, l’autore di L’Arte di Convitare che sostiene addirittura che Milano possa essere nominata “capitale delle polpette” perché nessun’altra città come questa ne fa un consumo così smodato. A riprova di quanto scrive, il Raiberti narra che una volta un vecchio conte milanese gli aveva raccontato che se avesse potuto raccogliere tutte le polpette che aveva mangiato in vita sua, si sarebbe potuto pavimentare la città da Piazza del Duomo fino alla Porta Orientale. E lo stesso milanesissimo Alessandro Manzoni ne I Promessi Sposi scrive che Tonio, Gervaso e Renzo, prima del “matrimonio a sorpresa” vanno in osteria a mangiare un gran piatto di polpette. Sua madre, Giulia Beccarla, leggendo il romanzo, restò sorpresa da questa scelta un po’ plebea ma Alessandro le rispose: “Cara mamma, mi avete fatto mangiare fin da bambino tante di quelle polpette che ho ritenuto giusto farle assaggiare anche ai personaggi del mio romanzo”.
POLPETTE DI CELLULOIDE
Se esiste un piatto internazionalmente citato al cinema quelle sono le polpette. In Camere
da Letto per la regia di Simona Izzo, Diego Abatantuono chiede a Maria Grazia Cucinotta: “ Come sono queste polpette? Le ho impastate pensando di impastarti…” E lei risponde: “ Ma sembrano come risputate dai ragazzini, ci sono le impronte dei loro dentini”. Polpette onnipresenti poi nei ristoranti italo-americani, sempre mangiate insieme agli spaghetti come in Ti Amerò …fino ad ammazzarti di Lawrence Kasdan o in Lilli e il Vagabondo di Walt Disney. E anche la televisione non scherza, in una puntata de I Simpson, Homer discutendo con il figlio esclama: “Ehi, Bart! Non hai mangiato i tuoi spaghetti con le polpette!” ma il suo cervello lo ammonisce: “ Silenzio, stolto! Pappiamocele noi!”
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