I manghi sono tra i frutti tropicali più conosciuti e gradevoli al palato.Quanto meno se mangiati nei paesi che li coltivano, in Oriente, perchè da noi quelli che si trovano al supermercato più che manghi sembrano patate. Ma con un po’ di pazienza anche qui se ne trovano di saporiti. Hanno avuto una certa importanza in India loro paese d’origine fino da tempi antichissimi. L’albero di mango infatti appare in molte leggende indiane ed è considerato sacro dagli Indù il quale credevano vi fosse incarnato Prajapati il signore delle creature.. Con le foglie di questo albero vengono fatte delle ghirlande per adornare i templi Indù. Il frutto è utilizzato per le decorazioni durante il rito del matrimonio e lo si trova disegnato in molti tessuti e tappeti (avete presento le decorazioni “pasley”? Ecco quelli sono manghi). Nella religione induista è tenuto in mano da Ganesha come simbolo di perfezione. Vennero portati dall’India alla Malesia ed all’est asiatico nel 4°-5° secolo avanti Cristo ed in seguito nell’est dell’Africa nel 1000 dopo Cristo.I portoghesi lo portarono nell’’ovest africano e da lì in Brasile nei primi de l600.L’India è tuttora il maggiore produttore di mango con oltre 9.5 milioni di tonnellate per anno. E’ un frutto dai mille poteri, protegge il cuore, le arterie e le mucose della bocca, ha proprietà lassative e diuretiche, stimola il rendimento del cervello e tonifica naturalmente il corpo. E’ consigliato ai bambini in fase di crescita e nelle diete ipocaloriche.
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