Librerie: Io ho una libreria del cuore, ahimè è una libreria lontana, non di quelle che puoi visitare ogni volta che te ne viene voglia. Si chiama Manhattan’s Kitchen Arts and Letters. Come dice la parola stessa è una libreria di cucina, sta a New York ed è uno dei miei appuntamenti fissi ogni volta che capito in quella città. Di certo è la più completa libreria di cucina d’America, e forse del mondo. 13.000 volumi per tutti i gusti, le razze, i paesi e i fornelli. Il suo proprietario, Nach Wachman sospetto sia uno gnomo, o quanto meno se non lo è lo sembra. Non solo è gentilissimo ma sull’argomento (cibo, vino, cucina, gastronomia e affini) sa tutto, un vero pozzo di scienza. Vivessi a N.Y. farei di tutto per lavorare con lui e trascorrere così le mie giornate nella sua libreria. Se andate a N.Y. fateci un salto. Mi ringrazierete. 1435 Lexington Avenue-NY-Tel: 1 212 8765550
Pasti: c’è chi preferisce l’antipasto, chi i primi, chi i dessert. Io di un pasto preferisco l’inizio, il momento in cui ci si mette seduti e si comincia a mangiare, quando sulla tavola cala il silenzio e l’unico rumore è quello di mandibole masticanti e di mugolii di apprezzamento. E’ un momento che vorrei durasse per sempre.
Soufflè: che peccato che sia un piatto quasi dimenticato. Un piatto che si chiama “soufflè”, soffio, avrebbe diritto a vivere per sempre. Soffio di vita, essenza,spirito. E di fatti non credete che per quanto riguarda la cucina il soufflè sia quanto di più vicino all’elevazione della materia in spirito?
Mele: le mele oggi non sono più coltivate per il gusto, ma per l’immortalità. Non è importante infatti che abbiano sapore, basta che vivano per sempre.
Polli: un pollo sa di pollo quando vive da pollo.
No Comments