QUANDO I POLITICI NON MANGIAVANO.

i88010608._szt7_

QUANDO I POLITICI NON MANGIAVANO.

 

 Negli anni successivi alla guerra, fino al boom economico, l’attenzione e la  morigeratezza nelle abitudini alimentari non eraun  retaggio unicamente famigliare, lo stesso governo italiano esibiva qualcosa di contenuto, quasi di ascetico, pensiamo a personaggi come i De Gasperi o gli Einaudi, magri, seri, sobri, misurati, l’esatto opposto di cio’ che ci propina la politica dell’oggi.  Allora, durante le riunioni della Consulta, i menu prevedevano minestrine, carne o uova e per frutta qualche mela ammaccata.  Assolutamente inconcepibile nell’odierna Montecitorio.

Ennio Flaiano racconto’ nei suoi diari di  un invito a pranzo al Quirinale, offerto a giornalisti e scrittori dall’allora Presidente  Einaudi.  Alla fine del morigerato pasto gli ospiti videro arrivare un enorme piatto carico di qualsiasi tipo di frutta tra cui alcune grandi pere.  Il Presidente ne afferro’ una domandando agli invitati se ci fosse  qualcuno disposto a dividerla con lui.  Non se la sentiva di buttarne via meta’!  Dopo un attimo di comprensibile imbarazzo fu proprio Flaiano ad accogliere l’invito per poi annotare nei suoi taccuini: “ Qualche anno dopo saliva alla presidenza un altro e il resto e’ noto.  Cominciava per l’Italia la repubblica delle pere indivise”. 

No Comments

Post a Reply