La giornata è iniziata presto. Alle 9 eravamo già ai nostri posti di combattimento Fabrizia ed io, poi raggiunte da Paolina. Grembiuli indossati, mestoli e cucchiare brandite. Pronte a tuffarci tra i fornelli. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, la cena per 25 persone, tutta siciliana, non ammetteva scorciatoie, tutto doveva essere fatto “from scratch”, come dicono gli americani, dall’inizio. E non era cosa facile: arancine, panelle, uova alla monacale, timballo di anelletti, sarde a beccafico, caponata di carciofi, insalata di arance e aringhe affumicate, insalata di finocchi e limoni, biancomangiare e cannoli siciliani. Un lavoro lungo. Cucinare questa cena è stata una fantastica avventura, dodici ore in cucina, senza una tensione, uno screzio, una mala parola. Tre donne che lavorano in armonia. Mia figlia, che si è affacciata ad un certo punto ha detto che sembravamo tre fatine. Non so se lo fossimo, ma di certo ci sentivamo tali. E come ogni fata che si rispetti, abbiamo anche noi usato incantesimi potenti. Le nostre magie erano i fantastici prodotti Naturaintasca. La mia dispensa traboccava di queste meraviglie arrivate dal cuore della Sicilia. Scoperte, raccolte e etichettate dalla famiglia Tasca che con pazienza va alla ricerca di piccoli produttori di prodotti artigianali d’eccellenza. Praticamente il meglio del meglio di una regione già di per sè eccellente.
Non saprei a chi dare la Palma d’Oro, se agli anelletti, o alla salsa di pomodoro, oppure ai pistacchi, alla farina di ceci, al riso, allo zafferano. La cucinava era come avvolta da una nuvola calda di aromi e profumi che sapevano di sole, di terra buona, di fiori d’arancio. Il lavoro più ingrato? Forse la pulitura delle sarde, pulirne tre chili vi assicuro non è uno scherzo, alla fine Paolina ed io ci sentivamo trasformate in strane creature marine. Intanto Fabrizia preparava il timballo, rimestava salse, tagliava formaggi e prosciutto, condiva, mescolava, assaggiava. E poi siamo state travolte da uno tsunami di riso che lentamente abbiamo lavorato in tante biglie rotonde, ciasciuna con il suo ripieno di ragù, ciascuna passata nell’uovo e poi nel pangrattato, pronte ad essere fritte.
E ancora taglia, impasta, rimescola, cuoci, amalgama, addensa, riscalda. La cucina, come accade sempre quando si lavora in armonia, si è mutata in un laboratorio magico di filtri, pozioni, incantesimi. Il momento più emozionante, almeno per me, è stata la preparazione dei cannoli, la pasta che si trasforma sotto il tocco delle mani, da un ammasso ruvido e informe ad una striscia di velluto, pronta ad essere tagliata e avvolta intorno ai cilindri di metallo per poi finire nell’olio bollente dove avviene anche l’ultima, straordinaria metamorfosi, quella in nuvole leggere e fragili pronte ad accogliere il loro dolce ripieno di zucchero e ricotta.
E infine il dolce che per me rappresenta la purezza assoluta, che evoca mondi infantili, che coccola ed accarezza: il biancomangiare, il cui nitore è sottolineato dal verde ghirigoro dei pistacchi tritati.
Alla fine sì, eravamo stanchissime, la schiena a pezzi, i piedi doloranti, ma ripulite dentro, come dopo un’avventura zen. Entrate in un’altra dimensione. Quando poi gli ospiti hanno iniziato a mangiare, quando abbiamo udito gli “Ooooohhh!”e gli “Ahhhhh!”, quei suoni di puro piacere che solo il cibo davvero buono riesce a scatenare, allora la stanchezza è sparita come per incanto. Dunque posso solo ringraziare tutti: Fabrizia Lanza e Paolina Colombo, con cui ho condiviso quei momenti di pura felicità che ogni cuoca ben conosce, quelli di puro appagamento, quando ciò che hai preparato e il modo con cui lo hai preparato, arrivano a toccare chi mangia. Insomma il momento “Babette”, come lo chiamo io. E ringrazio anche Naturaintasca, che con tanta passione si dedica al suo lavoro, per avermi fornito i suoi eccezionali prodotti. E naturalmente ringrazio chi è venuto a casa mia, ha condiviso con noi questi fantastici momenti. Grazie a tutti dunque. E alla prossima!
PER LA RICETTA DEL BIANCOMANGIARE CLICCARE QUI:
http://www.follecasseruola.com/dt_portfolios/biancomangiare/
No Comments